mercoledì 13 gennaio 2010

Le subunita' alfa 7 dell'ape importanti nella ricerca tossicologica

Sezioni di testa di ape immersa in resina sintetica, osservata al microscopio confocale nel diparetimento DIBIO dell'Universita' di Genova in Italia, novembre 2008.

Fotografia sinistra: rappresenta la base (costituita da chitina) dell'antenna cerebrale sinistra (la parte dell'antenna dell'ape che entra nella testa); la regione inferiore forellata indica il passaggio di vie nervose. La sezione è stata trattata con il veleno alfa-bungarotossina (legata alla proteina fluoresceina), che occupa le subunita' alfa 7  nei recettori nicotinici (nAchRs) dell'ape  al posto dell'acetilcolina (Ach), generando una colorazione verde intensa data dalla fluoresceina, dimostrando una consistente presenza di nAchRs con subunita' alfa 7.
Quindi l'alfa-bungarotossina si lega ai nAchRs con subunita' alfa 7, sia dei mammiferi che dell'ape.
Fotografia destra: rappresenta la base dell'antenna cerebrale destra, che come l'altra antenna è costituita da chitina e tessuto ricco di nAchRs con subunita' alfa 7.

Il neonicotinoide imidacloprid, che ha falcidiato colonie intere di api, non agisce come l'alfa-bungarotossina, perche' creato in modo da non rendersi tossico per l'uomo . L'imidacloprid agisce su nAchRs dell'ape privi di subunita' alfa 7.
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