martedì 26 gennaio 2010

effetto del pesticida IMIDACLOPRID nell'occhio composto dell'ape

Fotografia di sezione della testa di ape, eseguita al microscopio confocale, presso il dipartimento DIBIO dell'Universita' di Genova in Italia (gennaio 2009).
L'Ape Mellifera è stata esposta all'imidacloprid (1/100.000 Moli), formula chimica sopra esposta, facendola morire nel giro di pochi minuti; in seguito varie parti anatomiche dell'ape sono state immerse in paraffina e sezionate per una visuale al microscopio confocale. Questa sezione è stata trattata con la colorazione DAPI, mettendo in evidenza i nuclei delle cellule presenti che assumono un colore bianco-lucente e bianco-opaco. La sezione riguarda l'occhio composto, che presenta lateralmente a destra singoli OMMATIDI A FORMA DI PEDUNCOLO SCURO RIGONFIATI DI ChAT PER L'AZIONE DELL'IMIDACLOPRID. La maggior produzione dell'enzima ChAT, modifica la posizione dei fotorecettori e si osservano i loro nuclei nelle parte distale degli ommatidi. La ChAT o colino-acetiltransferasi è un enzima importante del sistema nervoso colinergico, e sintetizza l'acetilcolina (Ach), importante neurotrasmettitore nella trasmissione dell'impulso nervoso. Si osserva inferiormente agli ommatidi fasci di fibre nervose che raggiungono un vasto gruppo di cellule bipolari (dal nucleo allungato), raffigurandosi in un'importante stazione neuronale per le informazioni visive provenienti dai fotorecettori. L'informazione visiva prosegue dalle cellule bipolari tramite loro lunghi assoni che si riuniscono in fasci per raggiungere altre stazioni nervose
Posted by Picasa

Nessun commento:

Posta un commento

E' indispensabile tutelare la specie Apis mellifera nell'ecosistema terrestre; qualsiasi scambio di informazioni o opinioni sull'ape è importante per la sua stessa sopravvivenza