venerdì 19 febbraio 2010

la peste americana

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Malattie della covata: la peste americana
La peste americana è una delle malattie della covata più diffuse e gravi. La causa è da ricercarsi nel bacillo Bacillus larvae White, gram-positivo, mobile e sporigeno. Misura da 2 a 5um in lunghezza e 0,5-0,8um in larghezza. Le spore di questo bacillo, responsabili del proliferarsi della malattia, hanno una elevata resistenza a tutti gli agenti chimico-fisici. Per capire l’importanza della resistenza di queste spore basta considerare che alla temperatura di 100°C vengono uccise solo dopo 11-30 minuti. Se esposte ai raggi U.V. e X vengono
distrutte in 15 minuti. Questa resistenza spiega le difficoltà nel curare la malattia. Sintomi: dalla foto si evidenzia un favo affetto da peste americana. Un favo colpito da peste americana si presenta con celle opercolate disposte in modo disordinato. Gli opercoli delle celle contaminate (contenenti larve morte) hanno normalmente un colore scuro, concavi e/o lacerati. La variazione del colore della larva da bianco diventa bruno scuro nel giro di una o due settimane ed è per questo che si ha una ulteriore difficoltà a diagnosticare per tempo questa patologia. Quando la larva è morta e si tenta di estrarla con l’apposito stecchino, forma dei lunghi filamenti, come da foto. Lo sviluppo della malattia si accelera nel mesi estivi, ma può manifestarsi in qualunque stagione (dalla primavera all’autunno). Propagazione: avviene tramite spore e normalmente si diffonde in altre famiglie con il saccheggio o ad opera dell’apicoltore ignaro durante lo scambio dei favi o nella riunione di famiglie. Profilassi e cura: in caso di poche famiglie infette (e soprattutto deboli) è necessario sopprimerle anche nei casi meno gravi per evitare la propagazione della patologia a famiglie sane. Nel caso di famiglie forti si può procedere con il sulfatiazolo, terramicina e cloridrato di tetraciclina. Sia il primo farmaco che i secondi vanno somministrati in tre fasi con dosi rispettivamente di 1 g per il sulfatiazolo, 0.5 g per la terramicina e 0.5 per la tetraciclina sciolti in 33cl. di sciroppo zuccherino. Vi invitiamo, comunque, a contattare il veterinario della vostra USL in caso di infezioni.

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