martedì 13 aprile 2010

Malpigamoeba mellificae, un protozoo causa di morte dell'Apis mellifera

Si manifesta nelle api adulte e ha diffusione e sintomatologia molto simili a quelle della Nosemiasi, in quanto causata anch’essa da un protozoo, il Malpigamoeba mellificae. La malattia colpisce l’epitelio dei tubi di Malpighi, rendendo nulla la loro funzione escretrice. Si trasmette attraverso il miele infetto e l'acqua sporca di abbeveraggio. La cura è la stessa utilizzata nel caso di infezione da parte di Nosema apis.
L'amebiasi inizia quando l'ape adulta ingerisce il Malpigamoeba mellificae localizzato all'interno di una cisti; in seguito varie cisti occupano la regione terminale del ventricolo, dove le amebe fuoriescono dalle cisti per raggiungere i tubi malpighiani (sistema escretorio delle api). Il Malpigamoeba mellificae  utilizza un numero discreto di pseudopodi che intromette nelle cellule malpighiane per nutrirsi e allo stesso tempo le uccide. Dopo tre settimane dall'ingestione delle cisti si sviluppano nuove generazioni di cisti all'interno dei tubi malpighiani, che vengono evacuate con le feci contaminando l'intero alveare.
Facilmente l'amebiasi si esprime nell'ape con la Nosemiasi, con due cicli di vita, uno in primavera e uno in autunno.
Foto: apparato digerente dell'ape e tubi malpighiani riempiti di cisti con all'interno il Malpigamoeba mellificae.

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E' indispensabile tutelare la specie Apis mellifera nell'ecosistema terrestre; qualsiasi scambio di informazioni o opinioni sull'ape è importante per la sua stessa sopravvivenza