venerdì 5 marzo 2010

l'IMIDACLOPRID aumenta la produzione di nAchRs con subunita' alfa 7 in Apis mellifera


Fotografie di sezione di testa dell'ape, eseguite al microscopio confocale, presso il dipartimento DIBIO dell'Universita' di Genova-Italia (marzo 2009). All'ape campione è stata somministrata acqua zuccherata con 1/100.000 Moli di IMIDACLOPRID, che ha portato alla sua morte nel giro di pochi minuti; alle quattro sezioni vengono aggiunte alcune goccie di alfa bungarotossina (veleno) legata alla proteina fluoresceina, che ha la caratteristica di occupare (al posto dell'Ach) le subunita' alfa 7 dei nAchRs sia dell'uomo che dell'ape; le sezioni corrispondono a due di occhio composto e due di tessuto con cellule dal grande nucleo.
Sezioni di occhio composto (sezione superiore sx - sezione inferiore dx): l'esposimetro del MC rileva una magggiore intensita' della fluorescenza, caratterizzando nella regione del lobo ottico una zona di colore verde chiaro particolarmente intenso, corrispondente ad una non maggiore presenza di nAchRs con subunita' alfa 7; gli ommatidi si riscontrano dilatati con estroflessione dei nuclei dei fotorecettori in posizione apicale (IR per la ChAT in sezioni analoghe).
Sezione di tessuto con cellule dal grande nucleo (sezione superiore dx - sezione inferiore sx): l'esposimetro del MC (microscopio confocale) rileva una maggiore intensita' della fluorescenza (verde chiara particolarmente intensa) nella zona perinucleare delle cellule, indicando una maggiore sintesi proteica a livello del RE (reticolo endoplasmatico) di nAchRs (con subunita' alfa 7) o recettori nicotinici.

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E' indispensabile tutelare la specie Apis mellifera nell'ecosistema terrestre; qualsiasi scambio di informazioni o opinioni sull'ape è importante per la sua stessa sopravvivenza