sabato 14 ottobre 2017

Per le api i pesticidi fanno da anticoncezionale

Alcuni degli insetticidi più diffusi riducono la fertilità dei fuchi, e potrebbero essere tra le cause delle recenti morie degli insetti

Secondo una ricerca recentemente pubblicata, gli insetticidi più diffusi nel mondo potrebbero agire come fattori di "controllo nascite" per i fuchi, ossia i maschi delle api. Quando esposti a sostanze come i neonicotinoidi, infatti, i fuchi presentano meno spermatozoi vitali rispetto a quelli non esposti.

È il primo studio a esaminare gli effetti sui fuchi di questa classe di insetticidi, già sospettati di avere legami con le frequenti morie delle api degli ultimi anni. "I nostri dati indicano uno dei possibili effetti sulle api dei neonicotinoidi", commenta Geoff Williams, ricercatore all'Università di Berna, che ha guidato la ricerca.

I fuchi hanno un unico compito: accoppiarsi con una regina. E proprio perché il loro principale contributo alla colonia è lo sperma, sono spesso poco considerati negli studi sulla sopravvivenza. Tuttavia, la produttività dell'ape regina e il successo della colonia possono risentire dei problemi nell'accoppiamento. Secondo i ricercatori, sono necessarie altre ricerche per capire come gli effetti dei pesticidi influenzano la riproduzione
delle api nel loro ambiente naturale.

Cos'è successo esattamente ai fuchi esposti ai pesticidi?

I ricercatori hanno analizzato i fuchi di alveari esposti a due insetticidi, il Thiametoxan e il Clothianidin. Sono stati scelti in particolare questi due perché il loro utilizzo nell'Unione Europea è sotto revisione, a causa delle preoccupazioni sul declino degli insetti impollinatori. I fuchi sono stati esposti a quantità di pesticida paragonabili a quelli a cui le api possono essere naturalmente esposte attraverso i pollini.

In confronto a fuchi non esposti ai pesticidi, quelli testati producevano il 39% di sperma in meno. Inoltre, la vitalità degli spermatozoi, calcolata come rapporto tra le cellule vive e quelle morte, era inferiore dell'8-11%. Ovviamente, solo gli spermatozoi vivi possono fecondare le uova dell'ape regina.

È questa la causa del collasso delle colonie di cui tanto si parla?

Non si sa ancora.

Nell'ultimo decennio, gli apicoltori del Nord America e dell'Europa hanno riportato una perdita annuale del 30% dei loro alveari. Nello stesso periodo è stato constatato anche un declino degli impollinatori selvatici, tra cui i bombi e la farfalla monarca. Stanno cominciando a emergere diversi fattori, tra cui malattie, parassiti e perdita dell'habitat, che potrebbero influire su questa perdita.

Inoltre, "una crescente quantità di dati indica che i neonicotinoidi possono avere effetti sub-letali", spiega Dannis vanEnglesdorp, un ricercatore che si occupa di api all'Università del Maryland, non coinvolto nel nuovo studio. "Non troveremo subito una pila di api morte, ma stiamo cominciando a renderci conto che l'esposizione a questi pesticidi danneggiano e rallentano in modo sottile la crescita delle colonie".

Gli esperti temono che il problema possa essere più grave dell'uso di uno o due pesticidi. Le api sono esposte a diverse sostanze chimiche quando vanno a raccogliere il nettare per il miele. Uno studio recente ha trovato i residui di trenta diversi pesticidi nei pollini immagazzinati negli alveari. "Non sappiamo quasi niente degli effetti additivi o sinergici che l'esposizione contemporanea a tutte queste sostanze può comportare", spiega Dave Shutler, ecologo all'Acadia University, in Nuova Scozia.

Cosa si può dire sullo stato di salute delle api regine?

Le api regine si accoppiano con diversi fuchi, e da ciascuno raccolgono una piccola quantità di sperma. Questo sperma messo da parte viene poi usato per fecondare le uova, durante tutto l'arco della loro vita. "Una riduzione del numero degli spermatozoi vitali può significare guai per la colonia, perché se non sono sufficienti la regina potrebbe dover rinunciare alla sicurezza dell'alveare per accoppiarsi di nuovo", spiega Lars Straub, studente di dottorato all'Università di Berna.

"Gli apicoltori nordamericani ed europei hanno sempre sostenuto che la cattiva salute delle api regine sia la principale causa della perdita delle colonie, ma nessuno ne conosce la ragione alla base del fenomeno", spiega Williams. Le api regine in cattiva salute fecondano meno uova. Ricerche precedenti hanno collegato i neonicotinoidi ai problemi di sopravvivenza e riproduzione delle api regine.

"Penso che questo studio sia un'ulteriore prova del fatto che queste sostanze possano avere effetti multipli", commenta vanEnglesdorp.

Cosa sono i neonicotinoidi e come sono usati?

I neonicotinoidi uccidono i parassiti danneggiandone il sistema nervoso. Sono stati introdotti alla fine degli anni Ottanta come alternativa più sicura a prodotti più vecchi e tossici. Diversamente da altri pesticidi, però, sono assorbiti da tutti i tessuti delle piante, dalla linfa alle foglie, fino al polline. Questo li rende molto efficaci contro gli insetti che succhiano la linfa, come gli afidi.

In agricoltura, i neonicotinoidi sono sparsi sulle sementi per colture come quelle di soia e mais. Quando il seme germina, il prodotto penetra nei tessuti della pianta in crescita. Mais e soia disperdono il polline attraverso il vento, non con gli insetti impollinatori. Le api possono entrare in contatto con il pesticida quando il polline di queste piante finisce nei fiori dove si foraggiano.

L'EPA, l'agenzia statunitense per l'ambiente americana sta rivedendo gli effetti di diversi nicotinoidi sulle api e altri insetti impollinatori per decidere se restringerne l'uso.






in un laboratorio del Dipartimento dell'Agricoltura USA viene prelevato il seme da un fuco per fecondare un'ape regina. Strofinando o stringendo l'addome dell'insetto si espone l'endofallo: lo sperma è la sostanza di color marrone chiaro che si vede sulla punta. Fotografia di Anand Varma, National Geographic Creative


Nessun commento:

Posta un commento

E' indispensabile tutelare la specie Apis mellifera nell'ecosistema terrestre; qualsiasi scambio di informazioni o opinioni sull'ape è importante per la sua stessa sopravvivenza